Qui è Jill Grey corrispondente di strada per la BBC. Siamo in diretta dalla National Bank di N.Y. dove si sta svolgendo un feroce scontro a fuoco tra le forze di polizia ed una banda di rapinatori. Come potete vedere, i malviventi sono in quattro. Tre armati, attorno ad un’auto verde con a bordo il quarto uomo. Per il momento non riescono a darsi alla fuga…

“Auto verde…idiota. Quella è una Mustang GT390 Dark Highland Green…il bastardo deve essere un discepolo di Steve McQueen. Odio i figli di puttana esaltati.”

È stato ferito! Un poliziotto è stato ferito ad una gamba ed ora i compagni cercano di prestare soccorso. Cercheremo di avvicinarci per avere un quadro più dettagliato…

“So cosa farai. Appena i tuoi compari saranno a bordo sentirai la spinta dell’adrenalina farti esplodere gli occhi dalle orbite. Impugnerai deciso la leva del cambio ed una volta ingranata la prima scaricherai a terra tutti i tuoi cavalli. Affamati di asfalto, schiumosi di rabbia ti schianteranno al sedile. Un pò ti ammiro, queste mammolette americane di oggi non sanno nemmeno cosa sia un cambio manuale. Ma non preoccuparti…sarò più veloce di te, puoi giurarci.”

Uno dei rapinatori ha aperto il bagagliaio e sta cercando di infilarci i borsoni con il denaro. Un momento!!! Uno di loro è stato colpito al torace, sembra una brutta ferita…

“Meno uno…ma tu sei lì, fermo. Sei il driver ed hai abbastanza palle da non schizzare alla cieca. Mi piace questo gioco. Ha il sapore del metallo e lamiere e gomma. Una sfida a chi è più veloce. Premi l’acceleratore, io sono qui.”

Un altro! Un altro rapinatore è stato raggiunto dai proiettili. Sembra che sia morto. A questo punto pare che per gli altri non ci sia più via di fuga…

“Meno due…adesso che farai? L’ultimo rimasto salirà a bordo ed il contagiri ti frantumerà il cuore. Sfreccerai attraverso il blocco, sei bravo, lo so. Non sarà facile, dovrò raggiungerti prima di quella curva a elle. Ci arriverai con lo stomaco in gola, scalerai la marcia e spingerai a fondo l’acceleratore, sterzando energicamente. Imboccherai la curva in derapata rischiando il testacoda. Ma alla seconda no, lì avrai tutto sotto controllo ed il culo di quella Mustang girerà nervoso nel fischiare delle gomme. No, devo raggiungerti prima. Tu sei abile, ma io sono veloce.”

Ci siamo…l’ultimo uomo sta per salire in auto. È un momento di estrema tensione…

“Sei un romantico, uno spirito libero…con quell’auto tra le mani non puoi ingannarmi. Preferiresti un colpo in fronte piuttosto che spegnere il motore dietro le sbarre. È per questo che non ti fermerai. Anche fuori città, su quelle lunghe strade deserte. Sentirai il vento nei capelli renderti leggero e darai gas. Veloce, sempre di più. Gli occhi fermi sul contagiri: il vero pilota se ne fotte del tachimetro, sono i giri del motore quelli che senti nelle budella. Non un sorriso, non una parola, solo tu e l’asfalto veloce. Non è per soldi, vero? È per lei, l’unica che ti fa sentire vivo: la velocità. Quasi mi dispiace sapere che ti prenderò prima di quanto pensi.”

È salito! L’auto parte lasciando del fumo alle spalle. La polizia continua a sparare, ma senza riuscire a fermarli, nel caso dovessero allontanarsi, non preoccupatevi, una nostra troupe è pronta a bordo di un elicottero…

“Ci siamo, è il momento per cui sono nato, solo tu ed io.
Energia cinetica esplosiva. 800 metri al secondo di pura velocità mi catapultano lungo un freddo ed oscuro corridoio. Dovresti provarlo, è inebriante…
-sensazione di onnipotenza rotazione attorno al mio asse entro come un trapano sto arrivando arma da punta in rotazione attraverso i tuoi tessuti sto arrivando organi caldi umidi vivi scoppiano sotto la mia forza d’urto-
Pausa…”

La corsa dei rapinatori è terminata, un proiettile sparato da un tiratore scelto ha colpito in pieno cuore il driver mandando l’auto contro un muro…è finita.

“Finita…anche per me. Breve, intenso, veloce…questa è la mia vita, applicare l’unica legge che so: l’uomo lento è un uomo morto.”



Gabriele Giarrusso, classe 1980. Occupazione principale: studente di psicologia. È noto alla comunità dei bloggers come “Il Gabbrio”. Si lega al mondo del fumetto in tenera età, subito dopo aver imparato a leggere. Dal 1996 studia intensamente musica e legge fumetti fino a quando decide, nel 2007, di frequentare il corso di sceneggiatura per fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics di Roma sotto la guida del grande Lorenzo Bartoli. Termina il corso con lode e si butta nel mondo cercando di farsi notare. Attualmente scrive per la CagliostroE-press e rimane un personaggio i cerca di editore. Info personali: con la sua donna, un basso elettrico, una sigaretta, un bel fumetto, la Ps2 ed il suo Macbook è un uomo felice. Se al mare vedete un tizio con un enorme tatuaggio di Batman e Dylan Dog disegnato da Riccardo Torti e Giacomo Bevilacqua, è Il Gabbrio.

4 commenti:

Spiridion ha detto...

il tuo mi piace forse più del mio..
anche se Lollo effettivamente non si batte..ma il maestro è maestro..

Gisel_B ha detto...

che stile!

Il Gabbrio ha detto...

@ Spiridion

Dai che non è vero...il tuo è bello, uno di quelli che ho apprezzato di più!!!
Lollo...è semplicemente su un altro pianeta, irraggiungibile!
Grande Prof!!!

@ Gisel_b

Da una scrittrice brava, è veramente un gran bel complimento...grazie!

Ele ha detto...

caro Gabbrio devo dì che m'è piaciuto!! bello, ti porta dentro lo spaccato narrativo!!
clap clap clap!! :D