“Èbellissimo.Nontrovianchetucheesprimadavverolasofferenzanellasuaformapiùpura?”

Chi era? Un fischio. No. Un sibilo. Cazzo. Ero in para nera. E ora…. Che schifo. Ma dove sono….merda. Ero affrutato fradicio. Una lama in mezzo ai cassonetti. Ma dioooooooooooo. Ora sto meglio. Solo…mi sembra di aver sentito boh…come sì uno che parlava. E quasi ho visto… ma no. Ci deve aver messo qualcosa


Notte. Sguitto spaccia. Mi avvicino per capirci qualcosa, ancora su di giri, e pronto a pettinargli i denti con le chiavi se mi ha dato merda bianca.

“Sguitto…!”
“Che vuoi, spadino?”
Lo prendo per il braccio e lo sposto dove c’è più buio. Non gli piace.
“Sicuro che fosse sana?”
“No. Era cemento a presa rapida e ti sei intostato le vene. Ma sei così scemo solo con me o anche con il genere umano? Ti pare che giro roba a schifo? Clienti morti, niente pascolo per me.”
Gli stringo il braccio. Mi sento stranamente….intenso.

“Capito. Resta il fatto che è successo qualcosa che non mi trifola. E volevo scartare il tuo nome dalla lista….”
“Senti. È roba nuova. Diretta dal laboratorio. Me l’ha data Lothar, alla Cisterna.”

Lothar è un nigeriano. Tipo Mazinga, ma senza stivaloni. Non deve mai essere cattivo. Se vuole persuadere tira fuori un dito imbalsamato e con l’unghia ci si pulisce i denti. Poi dice “prima o poi devo cambiarlo.” E tu speri che il poi sia moooooooolto poi. Assolutamente duemila poi dopo che te ne sei andato. Lothar lavora per uno della Siberia, o Cecerbia. O Comecazzonia, uno di quei paesi assurdi che non esistono e si inventano i giornali. Questo capo non esiste. O meglio non esiste per noi. Esiste Lothar. Lui dirige il laboratorio….

“Hainotatochequestoapparentementedimostraqualcosadistrano?

Eh? Cosa? Cos’era quel….

“Scusi, si sente bene?”
Ohcazzo…quando riprendi la connessione con la real life e ti ritrovi scamosciato su un muro come se cercassi di palparlo tutto qualcosa non va.
Mi rialzo
“Sì, grazie….la pressione…bassa, sì… pressione bassa. Ecco”

Mi allontano, evitando lo sguardo alla “ho trovato l’ultimo degli ultracorpi” che mi sta rivolgendo il tizio.

Allora… ricapitoliamo…ero in para...mi rimetto in carreggiata con una dose da sussidio vitale , e di botto mi ritrovo a sentire cose …strane. Cose …VELOCI! E a vedere cose strane….Sguitto dice che non l’ha tagliata. Ossia non è che l’ha detto, ma l’ho capito…allora era pura? Forse troppo? Forse dovrei fare qualche domanda al lab…

“ciao!”

KAZZO CHI SONO!!!!!!
Svaniti! Ma erano qui! Davanti! Un lampo…come un blocco immagine…

Che sta succedendo?



Nasce in Cimmeria, poi si ritrova a Roma.
Dopo due secoli passati a fare il miniaturista di leggende arturiane, essendo anche che non poco rotto le scatole decide di lavorare con i fumetti, sicuro di diventare miliardario entro sei mesi.
diciotto anni dopo non è miliardario, ma ha cicatrici e aneddoti e una lista di fumetti tradotti/scritti/pubblicati che bastarebbe per una notte al polo sud.
detto questo è l'imperatore supremo della Bottero Edizioni, traduttore per Planeta-De Agostini, sceneggiatore per Eura e altri, e consulente editoriale per la Cartoonone Italia. Altre informazioni si pagano care.

4 commenti:

RRobe ha detto...

Qualche sbavatura a parte, è un bel racconto.

Eraserhead ha detto...

Bello e veloce ,grazie al cazz...ehm :P , complimenti davvero!

Slum King ha detto...

A me piace, l'idea è meritevole ma poteva essere spiegata meglio. Certe volte la ricerca dell'ermetismo porta all'incomprensione. Cmq il voto te lo prendi :-P

Il Gabbrio ha detto...

Bello e, ovviamente, VELOCE!!!
mi è piaciuto molto! ; )